E’ stato arrestato Julian
Assange, il fondatore di WikiLeaks. Il
giornalista australiano si era rifugiato 7 anni fa nell’ambasciata
dell’Ecuador di Londra, quando l’allora presidente
Rafael Correa gli concesse asilo.
A seguito di nuovi documenti
pubblicati da Wikileaks ai danni dell’attuale presidenza
di Lenin Moreno, l’Ecuador ha revocato l’asilo politico
ad Assange, che oggi si trova in custodia presso gli
uffici di Scotland Yard. Da qui alla richiesta di estradizione
negli Stati Uniti, dove lo attende un processo
per spionaggio e forse l’ergastolo, il passo è
breve.
Ma perché è stato
arrestato Julian Assange? E cos’è WikiLeaks?
Partiamo da quest’ultima
domanda.
WikiLeaks è un’organizzazione multimediale
internazionale fondata dal suo editore Julian Assange
nel 2006.
Si occupa di divulgare materiali ufficiali
top-secret, che riguardano guerra, spionaggio e
corruzione. Finora ha pubblicato più di 10 milioni di
documenti.
E’ balzata agli onori della
cronaca nel 2010, dopo la massiccia pubblicazione
di migliaia di documenti militari e materiale
multimediale relativi alla guerra in Afghanistan e
Iraq.
Nei documenti veniva
scoperchiato un vaso di Pandora agghiacciante.
Si parla di torture e violenze durante la guerra
in Iraq perpetrate dall’esercito statunitense, oltre a
una serie di informazioni sull’uccisione di civili in
Afghanistan in cui erano coinvolti USA e Gran Bretagna.
Nello stesso anno furono
diffusi file riguardanti “inciuci” politici tra i
capi di Stato mondiali. Nei documenti si parlava,
tra gli altri, di Silvio Berlusconi, Vladimir Putin e
Nicolas Sarkozy.
Non sorprende che, vista la
portata del materiale diffuso, Wikileaks si è tutelata
con un misterioso “file di assicurazione”.
In caso fosse successo qualcosa ai collaboratori
dell’organizzazione, compreso Julian Assange, sarebbe
stato diffuso un materiale scottante e altamente top
secret. La stessa WikiLeaks non ha mai svelato cosa
contiene quel file “Insurance”.
L’arresto di Julian
Assange
E comunque no, non è per
questo che Julian Assange è stato arrestato.
Sul giornalista grava un’accusa di stupro, anche
se il rapporto sessuale per cui è stato accusato è
stato consenziente.
Allora perché accusarlo?
In Svezia, dove è stato
contestato il reato, è considerato illecito rifiutarsi
di effettuare un controllo medico sulle malattie
sessualmente trasmissibili. Assange, infatti,
avrebbe avuto con la sua accusatrice unrapporto non
protetto.
L’accusa di stupro in Svezia è stata archiviata nel
2017, anche se sarà prescritta nel 2020.
Al momento, dunque, resta in piedi solo la violazione
del rilascio su cauzione, quando, nel 2012, si
rifugiò presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra,
sottraendosi alla probabile estradizione in Svezia.
Il rischio per Assange, adesso, resta l’estradizione
negli Stati Uniti, dove lo attende un processo per accusa
di spionaggio.
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FIESTA
ARGENTINA 2018 VOLVEMOS!!!!
A- NAVE- BRESCIA….
TORNA
A NAVE LA FIESTA ARGENTINA 25/26/27 MAGGIO
2018
1976-2016
A 40
anni dal golpe in Argentina: “Una ferita aperta: una generazione
venne annientata” Il 24 marzo 1976
iniziava la dittatura militare.
Il governo degli Stati Uniti ha deciso di declassificare tutti i documenti militari e di intelligence relativi alla dittatura argentina. Nel 2002 gli Stati Uniti hanno declassificato 4700 documenti del Dipartimento di Sato relativi al golpe e alla repressione illegale, senza però includere quelli delle agenzie militari e di spionaggio.Anche il Vaticano farà lo stesso.
Las “Locas”…Breve storia delle Abuelas de la Plaza de
Mayo e di Estela Carlotto
Las locas. Le pazze. Così i
militari chiamavano queste poche donne col pañuelo in
testa che sul finire degli anni ’70, in piena dittatura
militare argentina, cominciarono a girare in tondo sulla
grande Plaza de Mayo a Buenos Aires. Era il 30 aprile
del 1977. Chiedevano dei loro figli “desaparecidos”, in
un mondo così distratto
Buenos Aires, 5 ago.14 - Estela
Carlotto, la donna che ha fondato e diretto il movimento
delle Nonne di Plaza de mayo, ha ritrovato il nipote,
tra i bambini rapiti durante la dittatura degli anni
1976-83. Lo ha riferito un parente della donna 83enne,
affermando che l'identita' del nipote e' stata
confermata dal test genetico. I due si sono incontrati
oggi
Ho ritrovato mio nipote rapito dai militari:
itervista con Estela Carlotto
Il manifesto 14.8.2014 Buenos Aires,
12.8.2014 Ho ricevuto una delle gioie più grandi della
mia vita: ritrovare un nipote che mi rubò la dittatura
civico-militare, quando mia figlia Laura, la più grande,
lo diede alla luce in un campo di concentramento. L’ho
cercato per più di trentasei anni – trentasette, perché
quando l’hanno presa già sapevo che aspettava un bambino
e cominciai a cercarlo, Estela
Carlotto, una nonna di Plaza de Mayo
Dopo aver ritrovato il nipote, Estela Barnes Carlotto racconta la storia della madri argentine di Plaza de Mayo: la loro lotta per la verità e la giustizia e la loro instancabile ricerca dei figli e dei nipoti scomparsi durante la dittatura.“Dopo 35 anni di lotta
studio gianfranco viasetti - divisione associazioni di volontariato di brescia
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